A operatori, volontari, amici
per voi, una riflessione corale che nasce dal primo tratto di cammino del nuovo Consiglio di Amministrazione, e che ci spinge a creare e mantenere uno sguardo allargato su tutte le attività della nostra fondazione.
Carissimi,
il consiglio di amministrazione ha dedicato questi primi mesi dell’anno alla conoscenza di Fondazione Aquilone attraverso il racconto dei responsabili: abbiamo incontrato la ricchezza dei vari servizi e progetti, l’impegno di operatori e volontari, abbiamo provato stupore di fronte alla capacità di immaginare e creare vicinanza anche in questo periodo così lungo e difficile.
Ciascuno di noi, tornando a casa il mercoledì sera, era sempre più contento di essere parte di questa esperienza; abbiamo dunque pensato che è importante dire “grazie” ad ogni persona con la quale condividiamo questo tratto di strada. Abbiamo raccolto alcuni pensieri del CDA che ora vi mandiamo come segno di riconoscenza e vicinanza.
A tutti coloro che operano attivamente e con diverse funzioni nella “vulcanica” Fondazione Aquilone auguro una Santa Pasqua di speranza e di conforto con le parole di papa Francesco tratte da una delle pagine iniziali della sua ultima enciclica: “Ecco un bellissimo segreto per sognare e rendere la nostra vita una bella avventura. Nessuno può affrontare la vita in modo isolato […]. C’è bisogno di una comunità che ci sostenga, che ci aiuti e nella quale ci aiutiamo a vicenda a guardare avanti. Com’è importante sognare insieme! […] i sogni si costruiscono insieme”. Sogniamo come un’unica umanità, come viandanti fatti della stessa carne umana, come figli di questa stessa terra che ospita tutti noi, ciascuno con la ricchezza della sua fede o delle sue convinzioni, ciascuno con la propria voce, tutti fratelli!”
Dopo queste riflessioni come non pensare all’impegno serio e professionale, alla passione, rispetto e cura di ciascuno di voi, soprattutto nei confronti dei più fragili che vi sono affidati, al “vostro sogno” che si concretizza in un lavoro quotidiano paziente e perseverante, anche nei momenti difficili come quelli di quest’anno, affinché “le oasi di fraternità” che avete generato, grazie anche alla vostra creatività e vivacità di pensiero, continuino ad essere segni di vita nuova per i nostri quartieri e la nostra società.
Anch’io vorrei portare il mio piccolo contributo, non ho molte parole da dire, vi conosco da tanti anni ma scopro continuamente nuove realtà. Sono contenta di camminare con voi questa tratto della mia vita e posso solo dire Grazie, non solo per quello che avete fatto…che fate, ma per avermi fatto sentire che valeva la pena farlo! Non c’è cuore umano, non c’è ambiente o realtà in cui lo Spirito di vita e di conversione, donato da Gesù dall’alto della croce, non sia all’opera per rimordere la coscienza, convincere, esortare, confortare, spingere alla santità (Carlo Maria Martini).
In un articolo del giugno 2020 un giornalista scriveva che “nessuna pandemia del passato è stata tanto influenzata e così tanto da vicino dall’insieme dei comportamenti individuali, che fanno da argine al virus”…grazie a tutti gli operatori e ai volontari che, anche con fatica e timore, hanno contribuito a fare da argine al virus e alle sue conseguenze pratiche e psicologiche su tutte le persone che seguiamo ogni giorno. Grazie davvero.
Questi ultimi mesi mi hanno dato l’opportunità di conoscere meglio la realtà di Fondazione Aquilone e sono fortemente colpita dalla quantità e dalla qualità delle iniziative che le persone che ne fanno parte – ospiti, educatori, operatori, volontari, coordinatori – riescono a realizzare e rinnovare ogni giorno.
Grazie ai coordinatori, che si sono fatti portavoce di ciascun gruppo, e alla loro analisi critica delle realtà che gestiscono, ho scoperto il valore e la ricchezza dei progetti territoriali, ma anche alcuni aspetti da migliorare e alcune criticità, che si sono acuite a causa del particolare contesto che stiamo vivendo. Per prima cosa, ci tengo a dire che mi impegnerò, come volontario e come membro di Fondazione, ad offrire il mio piccolo contributo, nella speranza di poter ridurre queste difficoltà e superare insieme gli ostacoli. Grazie a tutti questi racconti, ho conosciuto Fondazione come una realtà che si fonda su un grande impegno e una fervida volontà di generare un impatto positivo sulla società, una realtà partecipata, animata da un incredibile spirito progettuale, che fa della diversità la sua più grande ricchezza e, preservando la diversità e l’unicità di ogni singolo individuo, costituisce una solida e meravigliosa coscienza collettiva della quale mi sento felice e grata di far parte. In questo momento difficile, che ci sottopone a stress e difficoltà addizionali, vorrei condividere con voi le parole di una persona che stimo moltissimo, il prof. Marco Ferrini, sul ruolo della volontà: “L’entusiasmo è una delle espressioni più significative e visibili della volontà, nonché lo stato d’animo antitetico a quello generato dalle depressioni e dalle fobie. Un entusiasmo che non consiste in uno stato euforico, frutto di acritica aderenza al mutevole mondo delle apparenze, ma si basa su strutture di realtà e dunque, con il mutare delle circostanze esteriori, non è destinato a trasformarsi nel suo opposto…”.
Cari operatori e volontari, il mio accostarsi al vostro “esserci” mi ha riempito il cuore. Ogni lavoro ha una dimensione etica, si relaziona innanzitutto con persone e voi a queste persone regalate momenti preziosi. Ancor di più in questo periodo difficile, doppiamente difficile anche per voi. Grazie e grazie nella gioia del Signore risorto e nella consapevolezza che il nostro Aquilone sta volando alto e sorridente.
In questa Pasqua, più che in altre, comprendiamo e condividiamo la delusione, lo sconforto e la tristezza di quei due discepoli che la sera di Pasqua andando via da Gerusalemme con tanta tristezza, si incamminarono verso il villaggio di Emmaus. Don Angelo Casati commentando quel passo del Vangelo di Luca scriveva “Lui, il Risorto, si fa compagno di cammino sulle nostre strade, si fa ascoltatore attento delle nostre domande e ci spiega il senso delle Scritture. Il nostro cuore stranamente inizia ad ardere e a ritrovare fiducia; poi spezza il pane con noi, anche noi come quei due discepoli lo riconosciamo. E ce ne torniamo a Gerusalemme, alla nostra città, alle nostre case, ai nostri problemi, quelli di ogni giorno, ma come rinati perché Lui e vivo e cammina con noi”. Vivremo una Pasqua ancora molto essenziale nella liturgia, ma forse è l’occasione per “restare” in una Pasqua silenziosa e riflessiva che sa riconoscere e rigenerare con semplicità, nelle città desolate, piccoli segni di speranza.
Un grande abbraccio e Buona Pasqua a ciascuno di voi e alle vostre famiglie
Carla Airaghi, Andrea Alvisi, Elena Balta, Loris Benedetti, Sara Bezzi, Marco Chiodini, Graziella Mazzullo, Angela Moretti, Dario Rizzi, Sabrina Rossi.
—–
Cliccate qui per scaricare il PDF Auguri Pasqua 2021