È con grande piacere che vogliamo condividere con tutti voi #Aquilonestories: un progetto che inizia con il racconto di 10 storie che narrano il lavoro educativo di Fondazione Aquilone.
10 stories che che raccontano il nostro lavoro, ogni giorno.
Educatori, psicologi, operatori socio sanitari, custodi sociali e volontari raccontano uno dei lavori meno conosciuti, ma tra i più preziosi: fare educazione.
Scrivere è una delle azioni più belle dell’umano, è una specie di impronta digitale dell’anima, una traccia che trascende il tempo e lo spazio, sa di tempo oltre il tempo, memoria che non conta gli anni, biografie che disvelano altruità, spartiti musicali di prossimità.
10 stories per raccontare la cura, l’attenzione, lo sguardo, il conforto, il sostegno, la vicinanza, la presenza che ogni giorno dedichiamo alle persone di cui ci occupiamo.
10 stories per raccontare che Fondazione Aquilone vuole essere testimone della nostra fragilità umana e fare memoria della bellezza dell’essere educatori.
10 stories perché scrivere è coraggio, perché scrivere ci espone. Scrivere è un rischio, dice come la pensiamo rivela chi siamo, ma soprattutto da che parte stiamo.
10 stories per vincere insieme la paura di non avere nulla da dire, di vincere la vergogna che gli altri possano ridere di noi.
10 stories per chiedervi una mano, perché scrivere vuol dire lasciare delle tracce per farsi trovare.
In una società dove sempre di più “educare” è sinonimo di conformare, diversità è sinonimo di sospetto, prossimità di intrusione, invasione e pericolo, #aquilonestories la lettura più trasgressive che puoi fare
Leggi le storie che sono uscite fino adesso:
“Il mio primo viaggio da solo: quei pazzi educatori io e Luca”
Leggi la storia del Centro di aggregazione giovanile:
“Compleanni speciali al tempo del Covid”
Leggi la storia della Comunità Alloggio Stella Polare