… cittadini in crescita
Ciò che ha sollecitato inizialmente il lavoro educativo in questa area era la sofferenza e la difficoltà di tanti ragazzi: da lì è nato il desiderio di offrire loro altre possibilità. Nel tempo abbiamo maturato il nostro modo di “stare accanto a chi fa più fatica” e di dare spazio alla domanda non sempre chiara, anzi a volte provocatoria, degli adolescenti di poter avere spazi di aggregazione dove fare gruppo tra loro, ma anche luoghi nei quali l’adulto è presente come punto di riferimento.
Su quali aspetti stiamo lavorando
- Abbiamo iniziato a condividere con il Comune e altre realtà di Terzo Settore la “preoccupazione educativa” verso adolescenti e giovani, ripensando a “progetti giovani per la città” come spazi aperti che, nei diversi quartieri, possono dare risposte strutturate al bisogno di aggregazione; si sta cercando di andare oltre la logica di lavorare solo con chi è nello svantaggio, per essere una risorsa per tutti, raccogliendo anche la sfida di provare a riprogettare con gli adolescenti i luoghi e le attività.
- Abbiamo continuato ad essere attenti ai volti diversi delle fragilità dei ragazzi e delle loro famiglie realizzando da un lato un servizio strutturato accreditato dal Comune (il centro diurno minori Mistral), dall’altro non abbiamo rinunciato nel pensare a risposte innovative a bisogni emergenti (la scuola Bottega per i quindicenni che non sono in grado di raggiungere la terza media solo con i normali percorsi).
- Abbiamo condiviso con la parrocchia di Comasina, alcune scuole del territorio, alcuni gruppi di genitori, la necessità di ripensare ad un tempo extrascolastico come occasione di crescita per chi fa più fatica non solo nello studio, ma anche nella stima di sé e nel provare piacere a fare le cose. In collaborazione con altre associazioni, grazie al sostegno economico di alcune realtà (Fondazione Aiutare i bambini e Fondazione Vismara) stiamo costruendo in alcuni quartieri (Comasina, Bruzzano, Bovisasca, Affori, Maciachini) esperienze educative per ragazzi con un forte raccordo tra scuola e oratori, con una stretta collaborazione tra educatori, insegnanti, volontari e operatori dei servizi socio sanitari.