Il Servizio Formazione all’Autonomia si rivolge a persone con disabilità, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, che possiedano discrete capacità relazionali, adattive e di comunicazione, pur se in presenza di percorsi scolastici non conclusi o con esperienze negative di inserimento lavorativo.
Lo SFA si propone, quale finalità generale, di favorire l’incremento graduale dei livelli di autonomia personale, sociale, relazionale, degli utenti attraverso la valorizzazione e la promozione dell’identità di ogni singola persona.
Ogni persona in carico viene invitata a far crescere la propria identità di adulto, capace di vivere la concretezza della quotidianità, nel massimo grado di autonomia possibile. Queste finalità si articolano nell’attivazione di percorsi che intervengono sulla globalità della persona, e che possono sintetizzarsi in tre aree:
- Area delle autonomie personali (in quest’area rientrano tutte quelle abilità che riguardano direttamente la persona disabile),
- Area delle autonomie sociali (riguarda tutte le competenze ed abilità che il soggetto deve sviluppare in relazione all’esterno),
- Area delle autonomie socio-relazionali (riguarda l’ambito della socializzazione, del saper costruire rapporti adeguati e funzionali, saper attivare canali comunicativi…).
Una caratteristica molto importante del lavoro dello SFA è la forte individualizzazione del progetto e quindi dei percorsi educativi attuati per raggiungere gli obiettivi che il servizio stesso si pone.
Il servizio è realizzato attraverso una stretta e fattiva collaborazione tra operatori professionali (una educatrice con compiti di coordinamento ed un educatore, affiancati da altri operatori per attività specifiche) e una decina di volontari, alcuni dei quali con specifiche competenze, che consentono una più efficace individualizzazione dei percorsi educativi. La presenza quotidiana degli operatori, oltre a garantire la continuità dell’intervento, permette un adeguato coordinamento di tutte le risorse umane in campo.
Gli utenti si ritrovano al mattino presso la sede del servizio per un primo momento di incontro iniziale in cui, sollecitati dagli operatori, si scambiano opinioni, idee, si raccontano, decidono a volte alcune cose da fare, ecc., imparano a confrontarsi e a parlare di fronte ad un gruppo. Solamente dopo avere terminato questo spazio detto «cerchio», ogni persona sa esattamente qual è l’attività e l’impegno di quella giornata, in base ad una precisa programmazione fatta insieme.
Vengono proposte attività di autonomia domestica e personale, autonomia sociale sul territorio, laboratori (falegnameria, artigianato, …), sportive, paralavorative, ricreative e di tempo libero.
Il servizio, a differenza di altri rivolti a persone con disabilità, prevede una «temporaneità» dell’intervento, ovvero la opportunità e necessità, una volta esauritosi l’iter formativo, di formalizzare delle «dimissioni» verso percorsi formativi o lavorativi oppure verso servizi con caratteristiche meno educative e più animative, quale ad esempio il CAD Navigare in Città.